Quella che vi proponiamo oggi, cari amici, è una vera sfida. Un esperimento per chi ha la passione per la panificazione. Oggi cercheremo di spiegare come fare il lievito madre. Una cosa tanto semplice quanto complicata. Basta un passaggio sbagliato, un grado centigrado in più tra le mura di casa per buttare via settimane di sforzi. Il lievito madre è una vera prova di coraggio, che richiede costanza e dedizione per settimane… Ma poi volete mettere la soddisfazione una volta riuscita l’impresa? Lievito fresco tutti i giorni per tutte le occasioni e naturale al 100 %!!
Ci sono diversi modi per farlo, chi usa lo yogurt, chi, come noi, usa il miele, e chi non usa che acqua mista a farina. Noi vi proponiamo la nostra “ricetta” col miele, se non altro, visto che ormai lo usiamo da mesi, vi garantiamo la riuscita del prodotto…! ; )
Ma andiamo con ordine, cerchiamo di dire qualcosa di più su questo sconosciuto.
Il lievito madre è un impasto a base di farina, acqua e zuccheri. Questi ingredienti, mescolati fra loro e rinfrescati* con costanza, fermentano spontaneamente, producono cioè anidride carbonica, che fa aumentare il volume dell’impasto producendo delle bolle interne. Questa fermentazione sarà la stessa che si metterà in atto quando uniremo il lievito agli altri ingredienti e che farà quindi lievitare pane, torte, muffin e via dicendo.
*Il rinfresco non è nient’altro che un rabbocco di acqua e farina all’impasto base.
Eccoci dunque arrivati al punto, come prepararlo. Ecco passo passo come dare vita al lievito madre:
Ingredienti (di partenza):
– 50 g di farina manitoba
– 100ml di acqua
– 1 cucchiaio di miele
Preparazione: Preparare un impasto omogeneo mischiando i tre ingredienti. Metterlo in un contenitore (per esempio una bacinella di vetro), coprirlo con un foglio di pellicola trasparente e lasciarlo riposare per 48 ore in un luogo asciutto e che non subisca bruschi cambi di temperatura (noi, per esempio, l’abbiamo messo nel forno spento).
Se l’impasto è lievitato (ed è il primo passaggio fondamentale!) aggiungervi 50ml d’acqua e 100g di farina, impastare di nuovo il tutto e lasciare lievitare per altre 24 ore nela solito contenitore coperto da pellicola trasparente.
Trascorse le altre 24 ore, aggiungere all’impasto altri 200g di farina e lasciare riposare il tutto ancora per 24 ore.
Ora la pasta dovrebbe essersi trasformata in lievito, ma non è ancora utilizzabile.
Preparare una pentola (tanto grande da poter contenere la pasta ottenuta) con acqua e un cucchiaio di zucchero. L’acqua dev’essere tiepida. Immergerci il lievito, e lasciarlo in immersione finché non sarà venuto a galla. Una volta venuta a galla la pasta, rimpastare il tutto con un po’ di farina, fare una pagnotta omogenea, metterla nel contenitore e lasciarla lievitare per circa 3 giorni.
Trascorsi 3 giorni bisogna passare a fare il primo rinfresco.
Togliere dall’impasto circa 100 g di pasta e aggiungere all’impasto madre la stessa quantità di farina con metà d’acqua. Impastare, coprire, e lasciar trascorrere 3 giorni.
Fare tre rinfreschi di questo tipo, in modo che la pasta si rinforzi e perda un po’ dell’acidità iniziale.
Dopo questi tre trinfreschi (15 giorni circa) il lievito madre E’ FINALMENTE PRONTO PER L’USO!
Il procedimento è sempre lo stesso, tanto impasto togli tanta farina devi aggiungere. Poi si rimpasta, si lascia lievitare e una volta lievitato è pronto per l’utilizzo! Se non lo si utilizza, comunque, ogni 3 giorni va rinfrescato
IMPORTANTE: Se si conserva l’impasto in frigorifero (dopo i tre canonici rimpasti) e non si utilizza il lievito
E ora, panificatori di tutto il mondo, sbizzarritevi!! : D
Ribji
Quando si fa la prima attivazione della PM si può anche mettere un pezzo di frutta (uva, mela, pera…)che darà poi un aroma particolare alla PM. Inoltre è forse consigliabile usare farien forti e quindi non la “00” ma la manitoba o la “2”. Altra regola che sarebbe meglio rispettare è quella di usare sempre lo stesso tipo di farina. 🙂
eatitmilano
Hai ragione, precisazioni doverose. E soprattutto correggo subito la farina, perché ho scritto 00 di default (forza dell’abitudine) invece ho usato proprio la manitoba!! 😛