E dopo lo showcooking mi sono sentita come tra le pagine di Kitchen Confidential. Sì, proprio tra le pagine. Io Anthony Bourdain e il mondo dei suoi stralunati chef non l’ho mai visto in tv, ne ho una vaga idea sfocata che mi sono fatta leggendolo. Sono una ragazza d’altri tempi, con un mestiere d’altri tempi. Ma cosa vi aspettavate da una che si chiama Petunia? Faccio un autodafé: sono un polverosissimo topo di biblioteca che per un pomeriggi ha sognato di essere uno chef. E alla sera ha partecipato alla festa di gala. Ma adesso sto facendo un po’ di confusione tra grandi classici a cartoni animati. Forse.
Premetto che Carlo Vischi è l’unico essere di genere maschile multitasking sulla faccia della terra: organizza eventi parlando al telefono durante altri eventi che sta contemporanemente pubblicando su una serie di social media, mentre mangia, beve e parla con otto persone diverse, ecc. ecc. Grazie a lui, sono stata accolta con calore (e con uno stuolo di finger food in perfetto südtiroler style) al ristorante Il Canneto dello Sheraton Malpensa. Mi sono accomodata ad un allegro tavolo e finalmente l’incantesimo è cominciato: il polveroso topo di biblioteca si è trasformato in un gourmet grazie ai piatti di quattro talentuosi chef e al carrello dei formaggi di Hansi Baumgartner (la mia personale visione della carrozza di Cenerentola).
L’aver visto preparare durante lo showcooking tutti i piatti che ci sono stati serviti ha reso la cena un momento interessante: dopo aver osservato il talento, in differita l’abbiamo addentato.
Lo chef Luigi Ottaiano del Kallmünz ha portato in sala l’entrée Tartara di agnello scottato, erbe aromatiche, cipolla rossa e capperi, bulgur di grano saraceno, salsa di menta e zenzero.
Io amo l’agnello. Ma il topping di formaggio piacentinu ennese passato al cannello e il bulgur mischiato alla carne tagliata al coltello hanno reso questa tartara quasi indimenticabile. Accompagna un Sauvignon Blanc Quarz 2010 della Cantine Terlano.
A seguire i Cappelletti con farcia di fagiano su crema di zucca e tartufo scorzone dello chef Manuel Astuto del Laurin . Manuel è riuscito a farmi apprezzare molto il piatto nonostante i due ingredienti principali, zucca e tartufo, non siano tra i miei preferiti. Sarà stata la la pasta alta un paio di millimetri o la preparazione della zucca che la rendeva densa al punto giusto. Io non lo so. Ma li ho amati. Ah, se li ho amati! Accompagna un Pinot Bianco Sirmian 2011 Cantina di Nails Margreid.
La Lombatina di cervo con purea di sedano rapa e patate delfino preparata da Mauro Buffo del Vigilius . Che dire? Un duplice ringraziamento: per aver usato il sedano rapa che amo molto e per aver cotto il cervo in modo magistrale. Accompagna un Lagrein Gurnzan Karl Martini & Sohn.
Hansi Baumgartner mi ha fatto assaggiare durante lo showcooking un formaggio strepitoso da lui affinato, con un ripieno di castagne. E durante la cena la selezione che ci ha presentato non è stata da meno. Notevoli il formaggio grigio avvolto nel carbone vegetale e quello a pasta molle arricchito con fave di cacao. Accompagna un Pinot Nero Burgum Novum 2009 Castelfeder.
Il dessert è fantascientifico: Fetta di pera liquida con mandorle croccanti, uovo dorato e panna acida dello chef Alois Haller di Castel Fragsburg . La panna acida dentro a quell’uovo dorato e la pera liquida sia imprigionata nel cioccolato bianco che nel tubetto à-côté oltre ad essere sublimi dimostrano anche il gusto dello chef per le presentazioni di design. Accompagna un Passito Bianco Sissi 2009 della Cantina di Merano.
E Petunia saluta tutti dopo aver ringraziato. All’uscita 4 dell’aeroporto c’è il principe azzurro che la sta aspettando.
Lascia un commento