Sono latitante da un po’ di tempo, sì, e ora vi racconto perché.
Prometto che a brevissimo vi passerò la ricetta di una fenomenale Torta al burro: accompagnata da una buona tazza di tè, vi servirà anche per mandare giù questo fiume di parole.
In questo periodo di lontananza dal blog ho avuto modo di riflettere un po’ sullo stato generale del mondo food, delle recensioni di ristoranti in particolare. Mi sono fatta tante domande, mi sono anche data qualche risposta: mi è servito a vederci più chiaro.
Ho capito innanzitutto che io non venderò anni di lavoro per una semplice foto su Instagram. Sono tanti, tantissimi i locali che mi chiedono una foto sui social in cambio di un pranzo o una cena, ma no, non è quello che mi piace fare, che voglio fare. In questo mondo, dove sui social è tutto “wow” e hashtag, ho deciso che lascerò il “lavoro sporco” agli altri. Non voglio giudicare, a volte presa dal sentimento ho sbagliato anche io, ma provocare un po’ forse sì: a voi interessa più l’apparire dell’essere, a me interessa raccontare, non fermarmi alla superficie delle cose. Mi piace andare in un posto perché mangio bene, perché dietro c’è tanto lavoro e soprattutto tanta passione, e magari questa passione me la raccontano gli stessi ristoratori/produttori con gli occhi che brillano. Se poi un locale è famoso e si mangia pure bene – beninteso – è fantastico: significa che il tal ristorante ha fatto le cose perbene e ha avuto successo che si merita, ma nel mondo social di oggi, non sempre le cose vanno di pari passo. A volte qualche foto ben piazzata può fare miracoli. Peccato manchi poi la sostanza.
Non ho una laurea in critica enogastronomica e – in fin dei conti – non sono nessuno per pontificare, ma un giorno qualcuno mi disse che questo mestiere si impara sul campo. Mangio e cucino con passione da tanti anni (otto per l’esattezza), ho studiato tanto il settore e ho persino aiutato un’amica ad aprire uno dei ristoranti al momento più apprezzati di Milano. Non ultimo, faccio la giornalista da ormai più di 10 anni. Ho fatto della curiosità e della scrupolosità il mio mestiere. Ogni giorno gioco con le parole e ne uso – per lavoro e per diletto – una quantità spropositata: insomma, qualche pensiero scritto in questo fiume chiamato Rete penso di potermelo permettere persino io.
Ho capito che voglio fare la differenza. Perché voglio impegnarmi di più per raccontare gli sforzi di tanta gente che ogni mattina si alza e mette passione pura in quello che fa. E voglio raccontare, perché le immagini sono belle e immediate, ma sono le parole che da sempre caratterizzano la mia vita e sono certa che il loro potere sia tutt’altro che svanito, così come sono certa che ci sia ancora tanta gente che abbia voglia di non fermarsi a uno scatto messo sui social ma di andare oltre. Il potere delle immagini lo lascio solo ai professionisti.
Certo, nuotare controcorrente è sempre più difficile che farsi trasportare dalla marea ma sono convinta che la fatica che ho impiegato, e impiegherò, nel fare ciò che amo mi ripagherà di tutti gli sforzi.
A presto: voglio parlarvi di cibo, voglio ancora darvi tante ricette ma soprattutto non vedo l’ora di raccontarvi delle belle storie.
PS: se avete belle storie da segnalarmi e raccontarmi, scrivete a giadabellegotti@eatitmilano.it
Giorgia
Grandissima Giada! Hai tutto il mio appoggio!
Un abbraccio e non vedo l’ora di leggere le storie che ci scriverai❤️
Aya
Bravissima!
Giulia
Mi piace molto quello che scrivi, e mi piace questo andare contro corrente!
Giada
Grazie Giulia, il tuo messaggio mi fa davvero piacere. So che mi capisci! 🙂