Io di natura sono curiosissima (altrimenti non avrei mai fatto la giornalista…) e questa domanda me la pongo spesso. A volte sarebbe meglio non sapere, altre, invece, scoprire cosa si cela dietro alla produzione di un alimento è un’esperienza meravigliosa. Ecco perché anche quest’anno ho deciso di partecipare ad Albeinmalga, l’iniziativa promossa dal Trentino che ti permettere di vivere una giornata da vero malgaro (chi abita nelle malghe, nelle baite di montagna, per chi non lo sapesse).
Quest’anno ci ha accolti la malga Senaso di sotto, a San Lorenzo in Banale, in Val d’Ambiez.
Rapiti dal momento, dopo un bun caffè, ci siamo intrufolati nella stalla e abbiamo osservati i malgari lavorare. Poi è arrivato il nostro turno e ci siamo lanciati nella mungitura: è pazzesco vedere tutto quel latte caldo appena munto! Di lì a breve, lo abbiamo portato nel macchinario apposito per farlo diventare formaggio. Ma prima, una lauta colazione a base di uova delle loro galline, ricottine, marmellata di fragoline di bosco fatta in casa, fette biscottate e il burro che ha un sapore inimmaginabile… oltre ad un buon bicchiere di latte, ovviamente! Fatto poi il formaggio, siamo ritornati in paese, con una passeggiata incredibile di due ore in mezzo alla natura (ma per chi non voleva, c’era anche la jeep, tranquilli!).
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