Indossate un paio di scarpe comode, che sulla strada acciottolata che dovrete percorrere servono. E iniziate a camminare con me partendo dalla località Prima Cappella, lungo il percorso del Sacro Monte di Varese.
Per Sacro Monte s’intende un complesso paesaggistico-architettonico finalizzato al pellegrinaggio religioso. Composto da un percorso devozionale si snoda solitamente in un paesaggio naturale isolato, alle pendici di un’altura, punteggiato da chiese e cappelle decorate con cicli pittorici e scultorei relativi al tema del percorso devozionale stesso.
La tradizione dei Sacri Monti in Italia è databile alla fine del XV secolo e collocabile nella fascia prealpina tra Piemonte e Lombardia. Questi percorso di meditazione e di preghiera per i fedeli inizialmente vennero costruiti per offrire ai pellegrini un’alternativa sicura ai viaggi in Terra Santa; poi divennero meta di pellegrinaggio con dignità propria. I temi iconografici riguardano la passione di Gesù, la vita della Vergine, i misteri della Trinità o del Rosario, oppure Santi molto venerati (San Francesco d’Assisi e San Carlo Borromeo su tutti).
Il Sacro Monte di Varese, dedicato ai Misteri del Rosario, si snoda per due chilometri alle pendici del massiccio del Campo dei Fiori. Il percorso votivo, costruito a partire dal 1604 su un’idea del frate cappuccino Gian Battista Aguggiari, per raggiungere il Santuario di Santa Maria del Monte, antico luogo di culto mariano fin dall’Alto Medioevo, è costituito da quattordici cappelle. La quindicesima stazione è il Santuario stesso, incastonato nel borgo di Santa Maria del Monte, frazione della città di Varese.
Ogni cappella a edicola, in stile Manierista, è di forma diversa dalle altre e ospita statue in terracotta policroma a grandezza naturale. Lungo il bellissimo percorso s’incontrano anche archi trionfali e fontane nello stesso stile. La vista sui laghi e sulle Alpi è incantevole e ristora davvero l’animo.
Se non vi fosse possibile salire a piedi potete percorrere in macchina la strada panoramica che parte dalla frazione Sant’Ambrogio, oppure salire con la storica funicolare appena restaurata.
Lungo la via votiva da non perdere, fuori dalla III Cappella (Natività) la Fuga in Egitto (1983) di Renato Guttuso, l’affresco del Morazzone nella VII cappella (Flagellazione) e il Museo Baroffio.
Nel 2003, insieme ad altri otto Sacri Monti, quello di Varese è stato dichiarato Patrimonio dell’Umanità Sacri Monti tra Piemonte e Lombardia,
Per tutte le informazioni vi consiglio di consultare il sito http://www.sacromonte.it/.
Il consiglio gourmet
Ristorante Hotel Colonne
Arrivati nel borgo di Santa Maria del Monte raggiungete Via Fincarà, 37 e vi troverete alle Colonne (http://www.albergocolonne.it/, – tel. 0332 220404) delizioso albergo affacciato su un panorama che apre il cuore. In sala Nicola Cavalieri, in cucina Silvio Battistoni che dopo l’esperienza dello stellato Schuman hanno portato il loro talento in questo posto incantato, aggiungendo un motivo in più per salire la via sacra.
Potrete assaggiare piatti eccelsi, curati in ogni dettaglio, con calici in abbinamento. Vi rimando al menu à la carte per farvi un’idea del paradiso in terra che vi aspetta una volta seduti a tavola. Due consigli spassionati: non perdetevi le terrine per cui lo chef è famoso e la pasta fresca ripiena, perché le radici cremonesi di Battistoni sono una garanzia.
Se volete invece fare un percorso guidato affidatevi alle golose poesie dello che, in cui i piatti sono definiti pensieri (cinque portate a 55 euro oppure sette a 72 euro). Ogni mese eventi gastronomici in base alla stagionalità dei prodotti e numerose offerte con pernottamento per soggiorni all’insegna del relax e del romanticismo.
Non mancano nemmeno i corsi di cucina con la possibilità di invitare alla serata finale i propri amici cucinando loro la cena insieme allo chef Battistoni.
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