Qualche anno fa, complici la voglia di risparmiar qualche soldo e di mangiare in maniera sana -anche gli uomini temono i rotolini sulla pancia, ma non ditelo a nessuno!- Mr.Ollister ha scelto la schiscetta. La sua amorevole compagna di vita, ossia io, ha trovato un contenitore con tre scomparti dalla grandezza modulabile, poi ha cominciato a confezionare piccoli pasti bilanciati e ha infilato il tutto, inclusi tovagliolini e posate usa e getta, nella sua borsa dell’ufficio. Da quel giorno non abbiamo più smesso di inventarci qualcosa di buono e leggero per i sui pranzi alla scrivania.
Perché la schiscetta – termine lombardo che indica il contenitore in metallo in cui si schiaccia, “schiscia“ in dialetto, il pranzo – è un rito sociale tornato in auge negli ultimi anni, vuoi la crisi, vuoi la voglia di consumare pasti il più sani possibile, scegliendo gli ingredienti e abbinando i sapori.
Entusiasmo allo stato puro il giorno in cui il fattorino mi ha portato un’intera scatola di verdure PortaNatura per preparare schiscette a profusione in vista dell’uscita del libro di Alessandro Vannicelli, Schiscetta perfetta, edito da De Agostini.
Alessandro, blogger di Schisciando, ha raccolto più di un centinaio di ricette facili e dettagliate nelle pagine di questo libro, ricco di consigli dall’attrezzatura da cucina, a come organizzare la spesa, cosa tenere in dispensa e i consigli scorciatoia per preparare rapidamente i nostri micro-pasti. La sfida che ci ha lanciato è stata divertente: rendere pubbliche le nostre schiscette diffondendole sui social all’urlo del tag #schiscettaperfetta.
Gli ingredienti? Spinaci freschi, un cavolfiore, un cavolo rapa, un cespo di scarola, carote, mele, limoni e mandarini. Mi sono inventata un po’ di tutto: sformatini di spinaci con ricotta di pecora e mandorle; un riso basmati profumato al mandarino; il finto cous cous di cavolfiore con zafferano, pinoli e uvetta; una macedonia di mele con miele, limone e cannella, il cavolo rapa ripieno e la scarola stufata.
Vi lascio la ricetta del riso basmati al mandarino, ideale per le schiscette primaverili, magari da consumare sul prato del parco più vicino al vostro ufficio. Buon appetito!
Ingredienti (per una persona):
– 80 g di riso basmati
– 1 grossa carota
– 1 cucchiaio di nigella sativa
– 1 cucchiaino di coriandolo in polvere
– 2 mandarini scorza in zeste e succo
– 1 limone scorza in zeste e succo
– 1 cm di zenzero fresco
– sale
– olio extravergine d’oliva
Preparazione: cuocete il riso in acqua salata per 15 minuti circa, scolate e bloccate la cottura sotto a un getto d’acqua fredda. Tagliate la carota a brunoise.
In una pentola antiaderente scaldate dell’olio extravergine d’oliva, fate soffriggere leggermente lo zenzero pelato e tagliato in due grossi pezzi, il coriandolo in polvere, i semi di nigella, le scorze di limone e mandarino e infine la carota. Una volta che quest’ultima sarà dorata aggiungete il riso, alzate la fiamma e aggiungete il succo del limone e del mandarino fino a completa evaporazione. Inschiscettate e pregustatevi questo riso profumato fino al pranzo di domani.
Lascia un commento