Voi sapete che cos’è il Comfort food? Se non lo avete mai sentito, ve lo spiego io, anche se in realtà forse non lo avete mai chiamato così ma sapete bene di che cosa parlo. È il cosiddetto “cibo dell’anima”, quello che ti fa sentire meglio, quello che ti appaga e ti rinfranca lo spirito, magari quando le cose non vanno proprio come dovrebbero o semplicemente hai bisogno di una coccola. Quali sono i vostri comfort food? Dai, esco allo scoperto prima io con gli scheletri nell’armadio. Tra i miei comfort food ci sono: la pastina con il formaggino, l’avocado con il sale, la pasta e patate della mamma e il tiramisù di papà. Niente come questi piatti riesce a farmi spuntare il sorriso, anche quando le cose non vanno. Non c’è una regola per i comfort food, l’importante è che ti facciano stare bene e ti appaghino.
A Milano, praticamente in Darsena, ha aperto un ristorantino che fa solo comfort food: si chiama Dersett (che significa “diciassette” in milanese) e sta proprio in via Gian Galeazzo al civico 17.
La sua particolarità è che ha una carta “libera”: niente suddivisione tra antipasti, primi o secondi, solo tanti buoni piatti tra i quali scegliere, da gustarsi da soli o in compagnia in un bel posticino raffinato ma che sa mettere a proprio agio. Ve lo dico subito: io ho adorato Dersett!
Appena entrati ci accoglie Riccardo Danesi, proprietario di Dersett: è un ex agente immobiliare innamorato della cucina. Viveva in Francia, dove aveva aperto un albergo ristorante che nel 2001 ha anche ricevuto un stella Michelin, ma poi ha sentito il richiamo della sua città ed è tornato a Milano. Arriviamo alle 20, piuttosto presto per le abitudini milanesi. Le tovaglie simil lino mi danno subito una bella sensazione di accoglienza, così come il sorriso gentile dei camerieri. Ci accomodiamo e arriva subito il menu: niente suddivisioni, solo tanti «piatti della tradizione reinterpretati con creatività», si legge all’inizio della carta. E via che parte la carrellata dei piatti, uno più goloso dell’altro: i mundeghili – le classiche polette milanesi –, il polpo alla Luciana, la tartare, la trippa, i salumi, le mitiche crocchettine cacio e pepe, due primi – un risotto e una pasta – , pesce, carne e formaggi. Non manca niente. «Cambiamo il menu ogni tre mesi circa, per rispettare le stagioni e i loro ingredienti, ma i nostri piatti forti non li cambiamo mai perché ormai i nostri clienti ci sono affezionati», spiega Danesi. Ci facciamo tentare dalle crocchette cacio e pepe, consigliate da condividere: scelta azzeccatissima, sanno davvero di pasta cacio e pepe, sono fritte alla perfezione e sono sofficissime!
Io poi opto per il polpo alla luciana, marito per la tartare: entrabi una meraviglia: il polpo è morbidissimo e la salsa davvero gustosa. La tartare è una favola: buona la carne, la spuma al parmigiano rende tutto ancor più gustoso, per non parlare della grattugiata di tartufo…
Ci facciamo anche tentare dalla pasta con i broccoli arriminati e dal baccalà alla veneta, servito in dorate crocchette di pesce freschissimo.
Per finire il dolce: tiramisù “al contrario”, goloso ma con l’unica pecca di avere un po’ troppa ganache al cioccolato come fondo, che copre un po’ i sapori, e sbrisolona con spuma allo zabaione, semplice ma deliziosa.
Il nostro conto ammontava a 100 euro circa, non forse un prezzo nazional popolare ma è giusto sottolineare che non solo le pietanze erano molto ben cucinate e gli ingredienti buoni e freschi ma noi ci siamo anche fatti un po’ prendere la mano. La mancanza di una suddivisione tra antipasti, primi e secondi fa sì, infatti, che si possa un po’ ordinare ciò che si vuole, come ormai da svariati anni succede già in tanti posti in Europa. Quello di Dersett è un concetto di ristorazione che lascia libero il cliente e a noi piace davvero molto proprio per questo. Il costo dei piatti varia dai 9 ai 19 euro ma pane e coperto sono gratuiti. Discreta anche la scelta dei vini, un po’ limitata invece la scelta dei vini al bicchiere.
Perché mi è piaciuto e ve lo consiglio? Perché ha un menu “senza catene”, perché i piatti sono cucinati davvero bene e sono golosi, ma non pesanti. Perché è un ristorantino davvero grazioso e capace al tempo stesso di farti sentire accolto e perché è una bella via di mezzo tra i bistrot milanesi e i ristoranti del panorama cittadino: perfetto per chi ama qulcosa di un po’ diverso.
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