Torniamo a casa felici della nostra esperienza, aspettiamo la prova digestione: leggerissima. Ci ripromettiamo di tornare, per la prova del 9.
E così siamo tornati, per la seconda volta, per testare le nuove pizze del menu invernale. Io ho scelto la Ferrara, con base di pesto di basilico senza aglio, fiordilatte e pomodori semisecchi, marito ha affrontato la prova massima, ha scelto la P12, ai 4 formaggi di bufala: ricotta, mozzarella, granbù, campì al pepe nero, una spolverata di parmigiano, e basilico. Per stomaci forti.
È arrivata la conferma: da bravi innamorati – rimanendo sul tema – aspettavamo il messaggino romantico del giorno dopo, ed è arrivato, dritto dritto al nostro stomaco. Anche questa volta l’impasto non ha deluso, soffice e leggero, la digeribilità era, se possibile, ancora più buona, il topping sempre equilibrato e di qualità.
A contorno dell’esperienza un personale gentilissimo e un localino sfizioso, poco arredato eppure di carattere: con tutto quello che serve.
Prezzi per tutte le tasche: le pizze vanno dai 7 ai 16 euro per le più elaborate, 1,50 il coperto. Acqua 2,50, bibite 3, birre tra i 4,50 e i 5,50. Caffè 2,50.
Solo una piccolissima nota stonata: c’è solo un dolce, quello del giorno. Tocca accontentarsi. Ma l’amante perfetto, si sa, sa soddisfare appieno, e non lascia spazio a possibili rivali.
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