Il nostro è un blog che parla prevalentemente di Milano e di tutto ciò che gli ruota intorno, ma un’esperienza del genere, concorderete con me, merita davvero di essere raccontata.
Come definire in una parola questa cena al Combal.Zero (piazza Mafalda di Savoia 10098 Rivoli (TO) – Tel +39 0119565225), il ristorante dello chef 2 stelle Michelin Davide Scabin? Forse WOW, è ciò che più rende l’idea.
Vedere come sotto la creatività di chef Scabin si combinano innovazione e tradizione piemontese è stato a dir poco sorprendente. Ebbene sì, qualche frattaglia, tipica della cucina locale, dovrete prepararvi ad assaggiarla. Ma non storcete il naso: cambiata la forma, non vi renderete conto nemmeno di ciò che vi si para davanti agli occhi (e se ve lo dico io che le frattaglie non le ho mani volute vedere nemmeno dipinte, fidatevi) e il gusto vi ripagherà del coraggio usato per affrontare il vostro piatto.
Noi abbiamo preso due menu degustazione completi (14 piatti + due “offerti”): cifra impegnativa, 180 euro a testa esclusi acqua e caffè (la degustazione vino per accompagnare la cena sono 70 euro in più), ma vale la pena la follia del prezzo, se siete amanti del genere.
Potrete evitare frattaglie e salasso con un menu alla carta o il menu degustazione con 5 portate più abbondanti, a 130 euro. Va detto: i piatti saranno un po’ più classici, meno sperimentali, però, ne siamo certi, altrettanto buoni.
Una parola la merita anche la location: arrivarci è un’impresa, se non conoscete Rivoli, ma lo sforzo vi ripagherà di tutta la fatica fatta per raggiungere il ristorante, situato all’interno del Castello di Rivoli, adibito a museo. Cenerete con alle spalle le mura e, davanti, una vista pazzesca di tutta la valle.
Ovviamente, il trattamento che vi verrà riservato dallo staff sarà principesco: ci mancherebbe, direte voi, visto il prezzo, fa piacere ed è giusto sottolinearlo, aggiungiamo noi.
Passiamo alla cena [Attenzione: spoiler]
Vi illustriamo i piatti in ordine di apparizione: che la vista, in questi casi, è decisamente meglio di un racconto.
Premesso che è stato tutto davvero, davvero buono diamo la nostra menzione di merito a: carne cruda, cecina, R3 (risotto mantecato alla rapa con cuore di ricci di mare, divino), zucchini in scapece e, sì tutti i dolci. Non perché siamo golosi (un po’ sì) ma perché il capo pasticcere è un mago vero dei sapori: complimenti. Direste mai che il Fior di fragola è… una mozzarella? Divertentissimo poi il cyber elio Campari: una doppia pallina da schiacciare sul palato che, esplodendo, ti rilascia in bocca un cocktail, abbinato a un palloncino pieno di elio per parlare facendo la vocina strana! (Se volete ridere, guardate il video sulla nostra pagin Facebook: www.facebook.com/eatitmilano)
Unica nota di demerito va al calamaro: troppo difficile da mangiare senza spappolarlo tutto.
Nel complesso, insomma, se siete tanto pazzi da farvi 400 chilometri in una sera come noi, andateci.
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