Sapori autentici, un tocco di originalità, tanta ricerca fatta sui prodotti utilizzati e verdure che arrivano fresche fresche dall’orto, oltre che un occhio di riguardo ai celiaci. La bellezza di Kitchen, questa perla della periferia milanese, merita tutto il suo giro nella zona Abbiategrasso di Milano.
Lo consigliamo a chi ama i sapori semplici e genuini, ai celiaci, per i quali esiste un menu apposito, a chi ama mangiare equilibrato, perché lo chef Massimo Temporiti ha un vero debole per l’alimentazione sana, e a tutti coloro che hanno voglia di trascorrere una serata piacevole in un locale dallo stile industriale eppure reso caldo dall’accoglienza di un staff competente e gentilissimo. Il punto forte di Kitchen è “la bancarella naturale” dalla quale provengono le materie prime vegetali usate per i piatti: sono i due orti, uno in provincia di Milano e uno ad Albenga, di proprietà dello chef. A garanzia di grande genuinità.
Dove si trova: via Neera, zona Abbiategrasso
tel: 02 84895749
Tipologia del locale: ristorante con cucina italiana, classica e per celiaci
GLI SPAZI: Lo stile è marcatamente industriale. Grandi lampade nere con luci soffuse sovrastano i pochi tavolini. Un grande muro bianco divide in dua la sala principale, prevalgono i toni del rosso.
IL CIBO: Piatti classici ma fatti con ingredienti ricercati e un tocco di originalità per rendere il tutto più sfizioso. Da Kitchen si possono trovare, tra gli antipasti, la parmigiana piuttosto che la caponatina (deliziosa), tra i primi consigliamo vivissimamente gli spaghetti di Gragnano F.lli Cocco mantecati al burro d’alpeggio e acciughe fresche con briciole di pane croccante alle erbe (semplici, eppure strepitosi) o, se amate i sapori più forti, la chitarra all’uovo con pesto di pistacchio di Bronte, pomodoro Pachino fresco e secco. Strepitosi, tra i secondi, sia gli spiedoni di pollo marinato ai fichi avvolto nel guanciale e cotto sulla pietra ollare che le costolette di agnello panate. Sfiziosissimi i fili di patate serviti su una barchetta di carta. Non ci hanno convinto appieno i dolci, ma sapranno essere apprezzati da chi vuole stare più in linea di noi. Per i nostri gusti sono troppo poco… dolci. Ma lo chef Temporiti ha scelto di proporre dessert più leggeri proprio per mantenere fede alla sua linea all’insegna dell’alimentazione equilibrata. Noi siamo golosi, in questo caso purtroppo facciamo poco testo.
C’è la possibilità di scegliere anche piatti fuori menu, che vengono proposti in “santini” dati a parte al cliente: sono quelli che seguono la stagionalità e vengono proposti solo e soltanto se l’orto ha dato i frutti necessari per crearli o se gli ingredienti utilizzati, selezionati personalmente dallo chef, sono disponibili.
I PREZZI: Antipasti dai 7,50 ai 10 euro; primi dai 10 ai 12; secondi 16/17, contorni 4, dolci 6 o 7 la cassatina leggera.
Va specificata una cosa che riguarda il coperto: sul sito si legge che il coperto, solitamente gratuito, viene fatto pagare ai celiaci, 2 euro per chi sceglie il menu celiaci, 1 euro per chi è socio AIC (Associazione Italiana Celiachia). Il motivo è semplice: i costi di una cena celiaca sono molto più elevati rispetto a quelli di una cena normale per un ristoratore, e spesso ci sono furbetti che dicono di essere celiaci anche se non lo sono… (da qui la differenza della tessera).
ALTRO: Menzione di merito al personale di sala: gentilissimo.
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