Fan della birra Baladin udite, udite! A Milano ha inaugurato la birreria con cucina dei vostri sogni! Dopo aver provato Open Baldin a Roma io ne sentivo una gran mancanza, ma Teo Musso ha pensato a noi, poveri e negletti milanesi, rendendoci felici! D’ora in poi non più solo (ottima) birra in bottiglia ma un mondo Baladin a nostra disposizione in cui troveremo (anche ma non solo) le celebri birre Baladin alla spina e in aggiunta una selezione di etichette a rotazione.
Se proprio siete analcolici (o siete dei bambini!) potete gustare le bibite di una volta: dopo ginger, cedrata e spuma è la volta della Cola Baladin, naturale e solidale, realizzata con le noci di Cola di Kenema, in Sierra Leone.
Non siete persuasi? Andate e provate. Concedete una chance ad un uomo che crede nel potere della musica: Teo Musso sta sperimentando un impianto per far sentire la musica indonesiana alla birra per migliorarne la fermentazione. Questa e altre amenità nella sua biografia, edita da Feltrinelli.
Una recensione in due tempi: la sera dell’inaugurazione per osservare gli spazi e una cena tra amici per un’analisi dei piatti. Perché lo sapete che ci metto tutta la cura possibile, vero?
Dove si trova: Via Solferino, 56 zona Porta Nuova
Telefono: 02 659 7758
Orari: da lunedì a domenica 12.00 – 2.00
http://www.baladin.it/
Tipologia del locale: ristobirreria
GLI SPAZI: Uno sviluppo su due piani, uno a livello strada e uno sotterraneo. Al piano strada tavoli in legno scuro con la tipica atmosfera da osteria ma oltrepassato il bancone la discesa lungo la scala regala l’impressione di andare in un altro locale, un blind pig per “bere proibito”. L’atmosfera è quella di uno speak easy del Proibizionismo americano, ma con decori ispirati al costruttivismo russo frutto della collaborazione con l’artista Marina Obradovic – la ripresa del celebre ritratto di Lilya Brik di Alexander Rodchenko, vale una parte della visita -. Spazi ampi e comodi, sotto volte di mattoni a vista, arredati a metà tra il rustico e il vintage con tavoli in legno, sedie impagliate e comodi salottini di velluto retrò e addirittura un camino in pietra.
Apparecchiatura semplice con tovagliette di carta che riprendono i decori delle pareti.
IL CIBO: Non di sola birra vive l’uomo ma anche di hamburger e delle mitiche fatate – chips di patate preparate al momento e originalmente aromatizzate. Provate quelle cacio e pepe! -, di Caesar Salad, di bistecche, di stinco, di piada e di tartare, di fish&chips. N.B. tutta la carne è da presidio Slow Food. E i dolci? A quelli ci pensa il re del cioccolato Ernst Knam, letteralmente una garanzia.
Provati per voi una porzione grande di gnocco fritto con crudo di Langhirano 30 mesi e mozzarella di bufala campana, un Open Burger da 120 gr accompagnato da una porzione di Fatate Classiche, un Cicken Burger, una Caesar Salad con mozzarella di bufala, una tartare small, una porzione di risotto alla milanese con ossobuco. Il risotto alla milanese e il gnocco fritto sono stati motivati dalla presenza nella nostra combriccola di due ragazze nordamericane che avevano voglia di provare tutto fuorché hamburger e pollo fritto – per quanto di ottima qualità- ma bevendo una birra d’eccezione.
Buona la qualità delle materie prime, da migliorare la presentazioni un po’ fluttuanti sul piatto, ma concediamo il beneficio del fatto che il locale è veramente aperto da pochissimi giorni. Da aumentare anche la quantità di gnocco fritto in rapporto al prosciutto. Sul risotto alla milanese non mi esprimo perché non l’ho assaggiato (come vi ho già detto in ogni modo, io il risotto lo prendo al ristorante solo in casi eccezionali).
Oltre alla birra Baladin alla spina, in bottiglia, sulla cui qualità non c’è alcun dubbio, avrete a vostra disposizione una carta delle birre ospita a rotazione etichette di birrifici selezionati appositamente da Teo Musso.
I PREZZI: In linea con la zona e con la tipologia di locale. Facendo una panoramica: gnocco fritto dai 10 ai 20 €, fatate 5-6 €, orecchia d’elefante di pollo e fish&chips con patate wedges (quelle a spicchio cicciottone) 12 €, tagliate e filetti con con patate wedges dai 14-24 €, tartare dai 10-16 €, hamburger (senza patate) 8-18 €, piade e panini 7-8 €, risotto alla milanese con ossobuco 16 €.
Le birre vanno dai 4,50 € per quelle spillate ai 12-15 € per le bottiglie da 75 cl.
Disponibile una formula pranzo (primo, secondo, contorno) e un piatto unico con hamburger e fatate, entrambi inclusivi di acqua e caffè a 10 €.
ALTRO: Personale gentilissimo anche nel giorno dell’inaugurazione, nonostante la folla oceanica accorsa (700 litri di birra distribuiti in 7 ore). Li riconoscerete dalla maglietta rossa con la scritta Baladin.
Vi consiglio di appostarvi davanti al bancone di spillatura e di osservare i gesti con cui la birra viene fatta accomodare nel bicchiere, il Teku. Si tratta di uno spettacolo imperdibile di maestria birraria.
Se decidete di portarvi a casa una bottiglia di birra da 75 cl vi costerà il 30 % in meno del prezzo di listino.
Non accettano ticket restaurant.
[Le foto del locale sono di Angela Caterisano]
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