In una bella mattina d’autunno Petunia si avvia alla scoperta del luogo e del modo in cui nasce la 7 luppoli, birra autunnale del Birrificio Angelo Poretti. La fabbrica di Induno Olona (Va) non offre solo lo spettacolo degli edifici Jugendstil realizzati agli inizi del secolo scorso, ma ci affascina con il racconto della vita di Angelo Poretti, intraprendente emigrante che ha trovato la sua personale America nell’Impero austro-ungarico da dove portò una moglie boema e le ricette delle birra che ancor oggi vengono usate nel birrificio che porta il suo nome.
Quel che più colpisce sono i principi su cui poggia la produzione del Birrificio Angelo Poretti: antiche tradizioni e grande attenzione per l’ecologia. Questa fabbrica, che sembra catapultarci in un’altra epoca, è ottimizzata per produrre al meglio e nel pieno rispetto dell’ambiente.
L’estetica d’altri tempi non è sinonimo di immobilità. Se l’acqua per fare la birra è ancora quella purissima di una sorgente locale a cui tutti accorrevano alla ricerca di una guarigione miracolosa, e la sala di cottura, con le sue caldaie in rame scintillante, è stata conservata esattamente come agli inizi del Novecento, in realtà tutto è pervaso da una forte propulsione innovativa. Scopro che Carlsberg usa questo la fabbrica di Induno Olona, relativamente piccola ma con un volume produttivo significativo, per testare miglioramenti impiantistici e progetti pilota che verranno man mano estesi a tutta la produzione del gruppo. Ad esempio la filtratura della birra non avviene impiegando le farine fossili ma filtri a membrana che permettono di ottenere una birra più ricca di elementi preziosi. Le analisi del prodotto non sono effettuate alla fine del ciclo, come si faceva fino a qualche anno fa, ma sono gli stessi operai ad eseguirle durante il processo per correggere gli scompensi. Sistema efficace, visto che il 98% del prodotto non necessita di alcun affinamento prima dell’imbottigliamento.
Orgoglio del Birrificio Poretti è il sistema di spillatura DraughtMaster presso i bar-ristoranti. Sostituendo il fusto tradizionale in acciaio inox con uno in PET, non solo si eliminano i costi ecologici della riconsegna del fusto (che ora si può tranquillamente riciclare nel sacco della plastica), ma si evita anche l’uso di acidi per ripulire l’acciaio e si offre al consumatore una birra meno addizionata di CO2. Quando i clienti Carlsberg Italia avranno sostituito tutti i fusti in acciaio tradizionali con il nuovo sistema di spillatura ci sarà un risparmio globale di CO2 equivalente a circa 170.000 nuovi alberi!
Inoltre il Birrificio Poretti, partner di ALMA La scuola internazionale di alta cucina, sta promuovendo l’uso della birra non solo come bevanda, ma anche come ingrediente in cucina. E io non posso resistere alla tentazione: la prossima settimana ho già organizzato una cena a base di ricette alla birra con un bel gruppo di amici.
Alla fine della visita posso forse sottrarmi all’offerta di degustare una birra? Nein! Visto il sole e la temperatura primaverile opto la versione estiva della 7 luppoli, la Summer Cascade, con il suo retrogusto al pompelmo. Sorseggiata sul terrazzo della splendida villa liberty voluta da Angelo Poretti con un incantevole vista sul parco e sul suo stabilimento fa proprio voglia di esclamare prosit!
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