Oggi vi parliamo del Clandestino di Moreno Cedroni, quello di Milano, per intenderci, capitanato da Antonio Bufi, per anni dietro ai fornelli del Clandestino di Portonovo. Siamo approdati con moltissima indecisione a questo piccolo angolo di paradiso milanese all’interno della Maison Moschino a causa dei moltissimi commenti negativi che si trovano in rete, a nostro modesto parere infondati. Perché? Leggete un po’ qui!
Dove si trova: viale Monte Grappa 12, zona Gioia
http://www.maisonmoschino.com/it/moreno-cedroni-clandestino-milano
Tipologia del locale: ristorante italiano (cucina 2 stelle Michelin, i piatti sono uguali a quelli proposti allo stellato Clandestino di Portonovo (Ancona))
GLI SPAZI: Stravaganti è dir poco. Come anticipato il ristorante è all’interno della Maison Moschino, un palazzone bianco e imponente. Appena si entra si ha la sensazione di varcare la soglia di una sorta di mondo parallelo. L’arredamento del ristorante è fatto di grandi vestiti con gonnone nere alle pareti e sulle sedie, rigorosamente firmati Moschino. Geniali le borse nere sulle tavole, che fungono da secchielli per mantenere in fresco acqua e vino. Manca un po’ di calore, a nostro parere, nella stanza ma sicuramente fa parte dello stile minimal della maison.
IL CIBO: Che dire, sulla cucina di Cedroni son stati scritti libri e libri (che ci siamo divorati prima di provare il Clandestino.. eravamo preparatissimi!). Noi però, non essendo degli esperti ma solo dei buongustai, ci limitiamo a dirvi come abbiamo mangiato: divinamente. Abbiamo optato per il menu Susci Selvaggio, che prevedeva un aperitivo, 5 abbinamenti di carne e pesce nello stesso piatto (non storcete il naso prima di assaggiare!) e il dolce. Nell’ordine:
• Piñà Colada (non appena la vedrete rimarrete a bocca aperta)
• Capriolo & ricciola, salsa di topinambur, ciliegie e scorza nera candita
• Fagiano & pesce spada ,”sciabu sciabu”, salsa di ananas peperone e menta, rapanelli e panna acida
• Quaglia & tonno, “tataki”, salsa di finocchio, arancia confit, olive nere finocchio e carote
• Cinghiale & mosciolo selvatico di Portonovo, spinosini, patata affumicata, carote e burrata
• Lepre & baccalà, brodo leggero di lampone e sedano
• Gelato al mastice e cardamomo, terra di cioccolato, polvere di yogurt e mandorle, thè lapsang
una particolare nota di merito va senza dubbio al piatto Quaglia & tonno, a dir poco divino: due carni che nel piatto grazie alla cottura tataki sembrano essere esattamente identiche. Una serata al Clandestino è sicuramente un’esperienza travolgente dal punto di vista culinario. Se siete amanti delle sperimantazioni ve lo consigliamo caldamente.
I PREZZI: Nota dolente ma, ahinoi, è il prezzo per un’esperienza unica. Il menu Susci Selvaggio costa 100 euro bevande escluse. Per un menu à la carte di 4/5 portate il prezzo è mediamente lo stesso.
ALTRO: Personale gentilissmo, spiega ogni portata con cura. Da assaggiare il pane nero e bianco che vi viene offerto con dell’olio pregiatissimo. Il menu à la carte non offre moltissima scelta. Non si esce a stomaco pieno.
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