Quando sento il termine “Street Food” alzo le orecchie come un cane che sente qualcuno che sta scartando un pacchetto di grissini. Per me i “cibi di strada”, mangiati seduti su una panchina, con una bibita ghiacciata come unica compagna, sono qualcosa che ci avvicina a Dio. Quando ho sentito, quindi, la prima volta parlare del progetto The Farmers ho voluto subito di capirci di più .
Il progetto prevede una bella esperienza itinerante per Milano e dintorni di “Farm Street Food”. Che cosa significa? Che non solo i ragazzi di The Farmers vanno in giro per feste ed eventi per promuovere il proprio cibo di strada, ma lo fanno valorizzando i prodotti del territorio attraverso materie prime che provengono da aziende agricole, cascine e piccoli produttori artigianali della zona di Milano e della Lombardia. Insomma, va bene che il cibo di strada è la patria di grasso, olio, strutto (non posso finire l’elenco senza evitare di stramazzare a terra dalla fame, accontentatevi) ma avere un occhio a prodotti di qualità e locali è senza dubbio un punto a grande favore. Oltre a questo, tutte le materie prime che vengono utilizzate sono di stagione e provengono da produttori che sono stati selezionati andando a visitare personalmente le loro aziende agricole, cascine e piccole realtà artigianali.
Ma non è finita qui. I The Farmers hanno anche deciso di dare nuova dignità ad un prodotto principe della cucina italiana che sta finendo nel dimenticatoio: l’uovo. Perché Street Food fa rima con hamburger (il che va benissimo per me che li mangerei anche a colazione) ma la nostra cara bella frittata, perché vogliamo accantonarla? Eppure se pensiamo a come vedremmo una partita di calcio di sera pensiamo subito alla serata perfetta alla Fantozzi: frittata di cipolle, birra ghiacciata e rutto libero, no?
Imprescindibile, infine, l’Ape car, che è il mezzo con il quale i The Farmers gireranno per le pause pranzo in varie zone di Milano, relizzeranno eventi dedicati nelle cascine e, su richiesta, faranno compleanni, matrimoni ed eventi aziendali.
I contadini sono arrivati a Milano e noi non vediamo l’ora di provarli!
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