Prosegue il ciclo di eventi legati alla birra artigianale In salotto con il birraio, promosso da Teo Musso da Baladin Milano, un’ottima opportunità per tutti quelli che sono appassionati da questo mondo in continuo “fermento” e hanno voglia di conoscere le facce che stanno dietro alle bottiglie e le loro storie. Il clima è a dir poco conviviale, degno di un posto in cui si mangia, si beve e si condividono storie. Questa è la dimensione social di Teo.
Il tema degli incontri non è un birrificio o la storia della birra, ma l’approfondimento della storia dell’uomo che sta dietro al birraio e del percorso personale che l’ha portato a diventare quel che è, e lo farà aiutandosi con le tre birre di sua produzione che più lo rappresentano. Una delle tre rimarrà come “birra ospite” al Baladin Milano per un mese, ovvero fino all’incontro successivo. Interessante no?
Le serate non prevedono un costo d’ingresso. Il servizio è offerto da Baladin Milano, le birre in degustazione (2 in bottiglia e 1 servita alla spina) sono offerte dai birrai ospiti.
Prenotazione non obbligatoria ma fortemente consigliata (chiamando allo 02 6597758) visto che ieri sera era più che pieno.
Prossimi incontri:
1 aprile Luigi Amerio del Birrificio Extraomnes di Marnate (Va)
6 maggio la Lambrate’s Crew del Birrificio Lambrate di Milano
3 giugno Giovanni Campari del Birrificio del Ducato di Busseto (Pr)
1 luglio Valter Loverier del Birrificio LoveBeer di Marentino (To)
Il Birrificio Italiano di Lurago Marinone (Co) è un luogo quasi mitico per quelli che abitano nella mia zona, appassionati o meno di birra artigianale. Per tutta la mia giovinezza ciclicamente si partiva verso il Comasco, con lo spirito della gita per mangiare e bere. Appena ho visto il calendario degli eventi di Baladin non ho saputo resistere alla tentazione di conoscere l’uomo che ha avuto, del tutto involontariamente, un ruolo nelle mie scorribande giovanili.
Agostino Arioli è stato uno dei primi sei microbirrai italiani, il primo in Lombardia. Cominciò bevendo birra, perché prima di tutto si diventa buoni birrai se si è dei buoni estimatori. Poi passò alla produzione casalinga capendo che avrebbe potuto rendere la sua passione il suo lavoro. Alla fine degli anni Ottanta nasce desiderio di aprire un brewpub e la volontà di indirizzare i suoi studi universitari verso la birra. Il Birrificio Italiano diventa reatà nel 1996. Una realtà di successo che non ha conosciuto flessioni.
Arioli è un birraio d’ispirazione teutonica, il cui scopo è rendere il gusto delle sue birre il più standardizzato possibile.
Le birre attraverso cui ci ha guidato sono state la Tipopils, una birra dal gusto fresco che non stanca mai. Prodotta per infusione di malti d’orzo tipo Pilsener e Caramunich, fermentata con un lievito tedesco di bassa fermentazione. Impiegati luppoli tedeschi da amaro e da aroma, a caldo e a freddo (dry hopping). Viene grossolanamente filtrata per eliminare una parte dei lieviti. Non stabilizzata o pastorizzata, non contiene conservanti.
Passati poi alla Amber Shock, ambrata scura e ricca, corposa e densa, dal bouquet di agrumi e frutta esotica, caramello, nocciole, frutta sotto spirito e note di tostato. Una birra dalla lavorazione complessa, non sempre disponibile, ma che “arriva sempre per chi la sa aspettare”.
In ultima battuta la Nigredo, l’Opera al Nero degli alchimisti, una birra nera prodotta utilizzando solo luppoli tedeschi, evoluzione di un’altra birra, La Negra. Cosa rende unica questa birra? Parte del luppolo è sottoposto ad un processo di tostatura preventiva che crea un aroma inconfondibile.
La Tipopils rimarrà ospite di Baladin Milano fino all’inizio di aprile, se siete amanti della buona birra sarà il caso che facciate un salto ad assaggiarla 🙂 !
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